domenica 10 dicembre 2017

L'acido ialuronico nel trattamento delle osteoartriti

L'ACIDO IALURONICO è un glicosaminoglicano composto da disaccaridi ripetuti di acido glucuronico e N-acetilglucosamina che si trova naturalmente nel liquido sinoviale. Dopo un lungo processo di test di iniezioni intra-articolari negli animali, per migliorarne le performance, nel 1997 si è avuta l'approvazione della Food and Drug Administration statunitense come dispositivo per il trattamento dell'osteoartrosi (OA) negli esseri umani, La somministrazione prevede da 3 a 5 iniezioni settimanali che costano tra $ 100 e $ 200 per ciascuna iniezione, esclusa la visita del medico durante la quale il farmaco vieni somministrato.

Nonostante l'approvazione della Food and Drug Administration, l'efficacia dell'acido ialuronico intraarticolare nel trattamento dell'OA rimane controversa. Nel 1998, una task force per il comitato permanente della European League of Associations of Rheumatologists (EULAR), in una dichiarazione rilasciata dopo una valutazione sistematica della letteratura esistente, descrisse l'acido ialuronico intraarticolare come "probabilmente efficace nell'AR del ginocchio".
Non vi erano prove sufficienti per consentire una dichiarazione più definitiva sull'efficacia dell'acido ialuronico.
L'American College of Rheumatology ha raccomandato l'uso di acido ialuronico intraarticolare per il trattamento dell'OA nei pazienti ad alto rischio di eventi avversi del tratto gastrointestinale come alternativa agli agenti orali Tuttavia, Felson e Anderson, in un editoriale che accompagna un acido ialuronico clinico prova, hanno indicato un'assenza di dati a supporto dell'efficacia del trattamento. Inoltre, in una revisione delle prove per il trattamento dell'OA con acido ialuronico intraarticolare, Brandt et al. hanno riferito che molti degli studi clinici di questa terapia avevano difetti di progettazione, tra cui problemi nella selezione dei pazienti, studi ciechi inadeguati e un'attenzione inadeguata alle analisi.
Date le domande persistenti sull'efficacia dell'acido ialuronico intra-articolare nel trattamento dell'OA del ginocchio, lo scopo di questa meta-analisi è di eseguire una revisione sistematica di studi clinici randomizzati che valutassero l'efficacia dell'acido ialuronico intraarticolare.

Fonti di dati 

Sono stati cercati studi clinici sull'uomo nel database MEDLINE (dal 1966 al febbraio 2003) e nel Registro dei test controllati di Cochrane, utilizzando i termini di ricerca (artrosi, osteoartrosi o artrite degenerativa) e (acido ialuronico, Hyalgan, Synvisc, Artzal, Suplasyn, BioHy o Orthovisc). Sono state anche ricercate le bibliografie che hanno soddisfavano i criteri di inclusione, le riviste sulle malattie reumatiche e gli abstract degli incontri scientifici.


Selezione degli studi

Sono stati inclusi studi pubblicati o non pubblicati, in inglese e non inglese, a controllo singolo o in doppio cieco, randomizzati controllati che confrontano l'acido ialuronico intra-articolare con iniezione placebo intra-articolare per il trattamento dell'OA del ginocchio. Ai test è stato inoltre richiesto di avere dati estraibili sul dolore.

Estrazione dati

  Due revisori hanno eseguito indipendentemente l'estrazione dei dati utilizzando moduli di dati standardizzati. Per ciascuna prova, abbiamo calcolato una dimensione dell'effetto (dimensioni di piccoli effetti, 0,2-0,5, dimensioni di grande effetto, 1,0-1,8, equivalenti a una sostituzione totale del ginocchio). Abbiamo utilizzato un modello a effetti casuali per raggruppare i risultati degli studi, il test Cochrane Q per valutare l'eterogeneità e un grafico a imbuto e il test Egger per valutare l'errore di pubblicazione.

Conclusioni

L'acido ialuronico intra-articolare ha un piccolo effetto se confrontato con un placebo intra-articolare. La presenza di pregiudizi di pubblicazione suggerisce che anche questo effetto potrebbe essere sovrastimato. Rispetto all'acido ialuronico a peso molecolare più basso, l'acido ialuronico a più alto peso molecolare può essere più efficace nel trattamento dell'OA del ginocchio, ma l'eterogeneità di questi studi limita le conclusioni definitive

Fonte: Intra-articular_Hyaluronic_Acid_in_Treatment_of_Knee_Osteoarthritis_A_Meta-analysis

domenica 6 agosto 2017

Spina calcaneare

La spina calcaneare è un problema al piede che coinvolge la zona del tallone. Questa patologia è chiamata anche tallonite. Questa formazione è una esostosi, cioè un tomore benigno dell'osso e si forma con un'escrescenza ossea rivestita con un guscio di materiale cartilagineo.
Questa patologia non da preavviso, i suoi sintomi restano silenti fino a quando, una mattina, si avverte una fitta al calcagno appena messi i piedi per terra. Le cause possono essere l'utilizzo di calzature scomode durante lunghe camminate o per continui allenamenti.
Questo dolore è caratteristicamente sordo e migliora con l'utilizzo di calzature diverse
La spina calcaneare in base alla zona del piede che coinvolge prende il nome di:
Tra i fattori di rischio troviamo il camminare su superfici troppo dure, l'utilizzo di scarpe inadeguate ma anche l'essere sovrappeso può essere una causa incidente. Altre cause sono l'età avanzata, il diabete o fare lavori in cui si necessita di rimanere per molto tempo in piedi.



  • I rimedi per la spina calcaneare sono inizialmente di tipo conservativo e prevedono periodi di riposo anche per ridurre l'infiammazione. L'utilizzo poi di antiinfiammatori locali sempre per diminuire l'infiammazione e il dolore. Si può ricorrere a plantari o scarpe apposite che aiutano a ridurre il dolore e a migliorare la patologia e infine, come terapia di grande efficacia, si può ricorrere alle onde d'urto.
    Le onde d'urto agendo sulla spina innescano dei processi che portano alla riduzione della stessa. Solitamente serve qualche seduta e i benefici si vedranno dopo qualche settimana dall'inizio del trattamento.
    Il vantaggio delle onde d'urto è anche che risultano essere essenzialmente prive di controindicazioni.
    Anche l'utilizzo del ghiaccio ha effetti positivi.
    Gli esercizi di streching anch'essi hanno esiti positivi nel trattamento.

    Circa il 90% dei casi risponde positivamente al trattamento conservativo, nel restante dei casi è possibile ricorrere alla chirurgia per risolvere il problema.


    La diagnosi viene effettuata tramite esame a raggi x che consente di individuare subito e facilmente la presenza dello sperone calcaneare.

    Spesso a una spina calcaneare si associa anche un altra patologia che è la fascite plantare che coinvolge la fascia plantare del piede e causa dolore tipico anch'essa soprattutto al mattino, nel momento in cui si scende dal letto e la fascia plantare si è accorciata durante il sonno.






    domenica 19 marzo 2017

    fascite plantare

    Fascite Plantare

    Tratto da medicinafisica.it

    La fascite plantare è un disturbo molto comune per chi pratica sport, spesso è presente tra gli atleti corridori, maratoneti o che comunque corrono e percorrono lunghe distanze a piede.

    Quando il piede subisce continue sollecitazioni date dalla corsa oppure dai salti o attività fisiche molto stancanti, succede che le sollecitazioni provocano un'infiammazione della fascia plantare che con il tempo si logora e si può sfibrare portando così alla patologia chiamata fascite plantare.

    Questa patologia provoca dolore soprattutto al mattino e questa è la sua caratteristica principe.
    Appena si scende da letto, la fascia essendosi rilassata tutta la notte,  risulta essere più corta del normale e quindi nel momento in cui viene stirata, provoca dolore. Man mano però che si cammina, la fascia ritorna delle dimensioni originarie e il dolore si può attenuare fino a scomparire persino.

    Alcune soluzioni prevedono l'utilizzo di solette per riequilibrare il posizionamento del piede e far si che non vengano applicate sollecitazioni eccessive sulla zona infiammata.

    Non curare questa patologia potrebbe portare successivamente alla rottura della fascia plantare che è ovviamente un brusco peggioramento della condizione, Quando la fascia plantare si rompe si prova un fortissimo dolore e si può avvertire anche uno chiocco all'interno del piede.
    In questi casi non sarà possibile eseguire più nessun tipo di attività fisica e si sarà costretti al riposo.

    Intervenire per la risoluzione è quindi molto importante e ci vorrà tempo e costanza. Si può ricorrere a esercizi riabilitativi e di tipo fisioterapico e sono consigliati esercizi fisici da svolgere a casa e l'applicazione di ghiaccio.

    Lo specialista che dovrà eseguire la visita è il fisiatra o l'ortopedico che sono le figure professionali adatte alo scopo, saranno loro che successivamente vi indirizzeranno alle giuste tecmiche per curare il dolore al piede e il dolore al tallone che sono molto fastidiosi.

    Il dolore sarà di tipo acuto e potrebbe scomparire durante l'attività fisica, per poi tornare quando siamo a riposo ma non per questo è consigliabile fare sforzi, al contrario è sempre meglio stare a riposo e eseguire esercizi di stretching